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Giovedì, 25 Aprile 2002


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Arredo urbano

  • le attrezzature funzionali, permanenti o temporanee, ricomprese nella definizione di "Arredo Urbano" devono essere accessibili da chiunque: i caratteri di accessibilità dei componenti (seduta, aperture, appoggio, maniglia, corrimano, parapetto ecc.) devono essere individuati secondo uno spettro di esigenze e di requisiti il più ampio possibile. Chiunque definisce una utenza ampliata fino a comprendere categorie spesso "segregate", tipo i bambini che sono confinati in aree ludiche apposite. Arredi e componenti, per essere effettivamente utili a svolgere correttamente la loro funzione per ogni categoria di utenza, al di la dei fattori estetici, devono quindi risultare sicuri, comodi, confortevoli, non pericolosi, non deperibili, facilmente individuabili

  • tutti gli elementi che sono presenti sulla scena urbana, che si incontrano nello spazio costruito, a servizio di edicole, ristoranti, bar, bancarelle ecc. e tutte le strutture di sostegno di linee elettriche, telefoniche, di illuminazione, apparecchiature di qualsiasi tipo, comprese le transenne, sistemi di segnalazione, allestimenti di cantiere ecc. non devono costituire fonte di pericolo, disagio o affaticamento per chiunque. Qualora costituiscano ostacolo devono essere rimossi, al fine di rendere non solo fruibili ma anche sicuri e confortevoli tutti gli spazi urbani

A tal fine sono di seguito riportati: una tabella comparative di riferimento per opportuno orientamento normativo a due esempi di sintesi prestazionali di elementi finiti di arredo urbano.

 

1. TABELLA COMPARATIVA DI RIFERIMENTO

 

Per le specifiche morfologiche, tecniche e dimensionali degli elementi di arredo urbano il D.PR. 503/96 rimanda alle componenti delle unità ambientali previste dal D.M. 236/89, alle cui specifiche tecniche si deve fare riferimento caso per caso. Nella colonna di sinistra sono individuati i principali elementi di arredo urbano degli spazi pubblici. Nella colonna di destra sono indicati e schematizzati i possibili rimandi a cui riferirsi per le specifiche. Si consiglia quindi di consultare, caso per caso, le schede relative.

 

spazi pubblici D.P.R. n. 503/96

edifici D.M. n. 236/89

 

4.1 UNITA AMBIENTALI

accessi di recinzioni temporanee

4.1.1 Porte

per spazi di sosta attrezzati

(vedi specifiche 8.1.3 "infissi esterni")

(vedi anche art. 9 com. 4)

 

pavimentazioni esterne e di spazi porticati

4.1.2 Pavimenti

(compresi anche grigliati, caditoie,

(vedi specifiche 8.1.2 a 8.2.2 )

chiusini con risalti e forature ecc.)

 

componenti di arredo funzionale:

4.1.4 Arredi fissi

sedute, cestelli e contenitori portarifiuti,

(vedi specifiche 8.1.4)

cassette postali, portabiciclette,

 

dissuasori, fioriere, vasche fisse per il

 

verde, pensiline, fontanelle, edicole,

 

bacheche espositive ed informative,

 

parapetti e recinzioni ecc.

 

 

componenti di arredo funzionale con

 

carattere temporaneo (vedi art. 1 com. 3):

 

- cassonetti per RSU a raccolta differenziata

 

- elementi di arredo per le attività

 

commercialo all’aperto (chioschi e

 

bancarelle, fioriere, appoggi a terra di

 

ombrelloni, tavoli a sedie,

 

pedane ecc.)

 

- componenti per la protezione

 

e la delimitazione del percorsi pedonali

 

(transenne, segnaletiche per cantieri

 

in corso ecc.)

 

cabine telefoniche, totem informativi, bancomat,

4.1.5 Terminali degli impianti

citofoni pubblici per ZTL, emettitori di certificati,

(vedi specifiche 8.1.5)

parchimetri ecc.

 

(vedi anche art. 31)

 

cabine igieniche pubbliche

4.1.6 Servizi igienici

(vedi art. 8)

(vedi specifiche 8.1.6)

parapetti e ringhiere di percorsi e spazi con

4.1.8 Balconi a terrazze

dislivelli o terrazzati, protezioni verticali di

(vedi specifiche 8.1.8)

percorsi in genere

 

(transenne temporanee e componentistica di

 

sicurezza per la delimitazione dei cantieri stradali,

 

edili ecc.)

 

 

 

2. SINTESI PRESTAZIONALE

 

Di seguito sono riportate le sintesi prestazionali di due comuni elementi di arredo urbano (seduta‑sosta con schienale e appoggio ischiatico) in base alle quali viene proposta una delle possibili esemplificazioni grafiche dell'oggetto finito. Attraverso lo stesso processo di interazione di requisiti‑prestazioni si ritiene possibile la definizione di idonee sintesi prestazionali di ulteriori elementi.

 

2.1 SEDUTA-SOSTA CON SCHIENALE

Requisiti di accessibilità 
Rapporti antropometrici 
Ai sensi del D.P.R. n 503/96 questo componente svolge la sua funzione se vengono perfettamente considerate le proporzioni dimensionali utili a facilitare la seduta. Saranno dunque da tenere presenti innanzitutto: 

a) l'altezza del piano di seduta; 
b) la larghezza del piano di seduta; 
c) l'altezza e l'inclinazione dello schienale in modo da permettere un facile rialzamento; 
d) la profondità degli appoggi rispetto allo sbalzo del piano di seduta. 



Specifiche prestazionali tecnico-funzionali 
a) incolumità d'utilizzo: mancanza di sporgenze vive, sigillature e sbavi delle saldature, ancoraggi a cerniere con bullonature o chiodature sporgenti; smussatura a arrotondatura di tutti gli spigoli delle doghe di legno del piano di seduta; 

b) fruibilita/accessibilità: 

  • dovrà essere presente almeno un bracciolo su uno dei due fianchi; quest'ultimo dovrà avere una finitura e una sezione ottimale per permettere una corretta presa della mano;
  • dovrà essere ridotta la sporgenza verso il filo della seduta degli appoggi inferiori, per rendere confortevole la posizione delle gambe durante la seduta;
  • particolare attenzione dovrà essere dedicata anche all'inclinazione corretta dello schienale per consentire un facile rialzamento anche a persone in sovrappeso; 


c) collocazione: il componente non dovrà essere inserito in contesti che ostacolino il passaggio. 



Criteri generali di Fabbricazione 
Devono essere rispettati i seguenti criteri generali di fabbricazione: 
a) la struttura e la forma della panchina devono essere tali da consentire il completo deflusso dell'acqua piovana e/o di lavaggio; 
b) la forma della panchina deve essere tale da non trattenere lo sporco e da consentire un'agevole ed efficace pulizia; 
c) se per la realizzazione dei vari elementi componenti la panchina s'impiegano materiale di natura differente, questi non devono presentare incompatibilità chimico‑fisica tra loro. 



Requisiti per la sicurezza 
Resistenza meccanica e stabilità 
Ogni parte della seduta (strutture portanti verticali, piedi/sostegni di fissaggio a terra, piano di seduta ed eventuale schienale) dovrà essere concepita in modo che le azioni a cui puo essere sottoposti durante la sua utilizzazione non provochino danneggiamenti e rotture a se stessa. 

Si elencano i fattori di sicurezza che dovranno essere considerati: 
a) sicurezza alle azioni dinamiche di esercizio; 

b) sicurezza alle sollecitazioni accidentali (urti, atti vandalici ecc.); 
c) sicurezza alle vibrazioni. 



Requisiti per il comfort 
Comfort tattile 
I materiali componenti dovranno essere progettati e realizzati per ottenere il massimo benessere anche nel rapporto di contatto: soprattutto i piani di seduta e di schienale dovranno offrire flessibilità e ridotta durezza. Si dovrà anche tener conto della possibilità che la seduta possa risultare esposta a forte irraggiamento (in particolari condizioni di inclinazione dei raggi solari) e determinare una dissuasione dal contatto se il materiale risultasse adatto a reagire opportunamente. 




2.2 APPOGGIO ISCHIATICO 




Requisiti di accessibilità 
Rapporti antropometrici 
Ai sensi del D.P.R. 503/96 questo componente svolge la sua funzione se vengono perfettamente considerate le proporzioni dimensionali utili a facilitare la seduta. Saranno dunque da tener presenti innanzitutto: 

a) l'altezza del piano di appoggio dell'ischio; 
b) la larghezza del punto di seduta; 
c) l'altezza e l'inclinazione del traverso che svolge funzione di schienale. 



Descrizione e finalità 
II componente prende il nome dall'ischio, osso inferiore del bacino, da cui nervo ischiatico = nervo sciatico. E’ uno dei componenti che rientra nell'ottica di realizzare un servizio differenziato per il terra della sosta pedonale. Lo stazionamento in posizione eretta costituisce per molti utenti (anziani soprattutto) un notevole problema di affaticamento; l'affiancamento di un appoggio ischiatico ad un elemento guidapersone consente di rispondere all'esigenza di trovare un punto di recupero delle energie mantenendo la funzione di protezione. Questa attrezzatura deve essere essenzialmente finalizzata alla realizzazione di: 

  • un punto di sosta per il pedone, capace di ridurre l'affaticamento e il dispendio di energie psicofisiche dovuti allo stazionamento prolungato in posizione eretta; 

  • un elemento protettivo a utile in caso di cadute o scivolamenti; 
  • un dispositivo funzionale che identifica direttamente il segnale di una diversa attenzione offerta ai problemi dell'accessibilità urbana. 


Specifiche prestazionali tecnico-funzionali 
a) incolumità d'utilizzo: mancanza di sporgenze vive, sigillature e sbavi delle saldature, ancoraggi a cerniere con bullonature o chiodature sporgenti; 

b) fruibilità: dovrà essere data particolare attenzione alle sezioni dei componenti orizzontali in relazione alle caratteristiche ergonomiche per una corretta presa della mano; 

c) collocazione: il componente non dovrà essere inserito in contesti che ostacolino il passaggio. 



Requisiti per la sicurezza 
Resistenza meccanica e stabilità 
Ogni parte dell’appoggio ischiatico (strutture portanti verticali, piedi/sostegni di fissaggio a terra, traverso di seduta) dovrà essere concepita in modo che le azioni a cui può essere sottoposto durante la sua utilizzazione non provochino danneggiamenti e rotture a se stesso. 

Si elencano i fattori di sicurezza che dovranno essere considerati: 

a) sicurezza alle azioni dinamiche di esercizio; 

b) sicurezza alle sollecitazioni accidentali (urti, atti vandalici ecc.); 

c) sicurezza alle vibrazioni. 



Requisiti per il comfort 
Comfort tattile 
I materiali componenti dovranno essere progettati e realizzati per ottenere massimo benessere anche nel rapporto di contatto: soprattutto nei punti a seduta e di schienale dovranno offrire flessibilità e ridotta durezza. Si dovrà anche tener conto della possibilità che l'appoggio ischiatico possa risultare esposto a forte irraggiamento (in particolari condizioni di inclinazione dei raggi solari) a determinare una dissuasione dal contatto se il materiale risultasse adatto a reagire opportunamente.

 

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